Saturday, November 20, 2010

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La mensa dell'amicizia

E fu mattina e fu pomeriggio e fu sera e fu nebbia.

(Cari Paolo ed Alberto voi sì che siete al calduccio)

Noi (Irene e Sergio) si parte non senza aver sbirciato le previsioni del tempo e le temperature che ti accolgono quando arrivi in un Paese dell’est Europa. Nel nostro caso il sole e una temperatura should ensure warm days without underwear and wool tights.

Arrival in Sofia (and it was afternoon) and you convince yourself that the web is a great resource.

Father waits for us to V. Remo who accompanied him on the long journey that will take us back to where Malchik Saturday (today, ed) will open the community center funded by the Diocese of Milan and Advent 2009: the table of friendship

Stop for dinner and now I drive a little 'me. And it was evening and there was fog. 120 km of wall. Valpadana. 40 km / h on average. Eyes splashed on the dashboard to find a middle line to help you understand how to hold the steering wheel.

All the fault of the Danube. Arrived.

It was night.

Cool. Cover. Cool. Two blankets. Cool.

Web can not stand you.

It was morning, the first day.

Fog and funeral. Here we use it. Relatives sit beside the coffin lying on the wagon, followed by acquaintances and friends.

We follow Remus to make purchases in the last view of the party. For weeks that the men and women of the village, finished work in the fields and at home, working tirelessly to finish placing the community center. Even
V. is part of the group. E 'brilliant V. When you see him gesticulating like a real Italian. E spesso sul volto gli si disegna un sorriso accogliente.

Stasera arrivano i nostri!

Francesca, Andrea e Marina hanno fatto parte del gruppo Bulgaria del Cantiere della solidarietà e vogliono fare festa con la comunità che li ha accolti durante la loro esperienza estiva.

Arrivano anche 4 giovani da Fermo. Dal 2004 anche la loro Diocesi collabora con P.Remo attraverso il servizio di giovani che spendono parte delle vacanze per stare accanto alla comunità di Malchika http://malcika.altervista.org/

Si può mangiare la pizza! Arrivano i giovani del villaggio.

E si condivide la storia di questi anni di amicizia e di costruzione di un sogno condiviso. Non far morire questo villaggio.

Anche se si deve partire per studiare, lavorare, emigrare, la comunità continua ad alimentarsi con un servizio fraterno che non dimentica gli anziani, i bambini, i disabili, le famiglie che ancora credono che un futuro a Malchika sia possibile.

P.Remo è agitatissimo.

Tra un abbraccio ad un ospite in arrivo e un saluto ai suoi parrocchiani,

non smette di sistemare le ultime cose.

Sta arrivando il nunzio apostolico, il vescovo, il provinciale dei Padri passionisti, tanti sacerdoti della diocesi, la sua gente.

E’ festa. Uno di questi giovani non sente e non parla.

E’ V. Lui ha inventato un linguaggio dei segni tutto suo con cui riesce perfettamente a comunicare con tutti. Perché il villaggio non lo esclude, non lo emargina e così tutti possono sedere

alla mensa dell’amicizia.



Sergio

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