Friday, October 8, 2010

A Sample Of A Letter Of Do Not Attend To School

Laura è tornata dal cantiere georgiano

This year I decided to spend my summer holidays to volunteer taking part in the "Cantieri Solidarity" organized by Caritas Ambrosiana, Destination: Georgia , a small country in the Caucasus, full of treasures artistici, tradizioni antiche e paesaggi splendidi.

La Georgia sta cercando di superare le difficoltà sorte dopo il crollo dell’Unione Sovietica e causate dalle guerre avvenute tra il 1991 e il 2008 con le regioni separatiste.


Io e gli altri quattro volontari abbiamo svolto attività di animazione per i bambini in due villaggi del sud del Paese dove vivono due comunità cattoliche (i cattolici in Georgia sono lo 0,8 % della popolazione, cioè meno di 40.000, mentre la maggioranza è ortodossa).

Nel primo villaggio abbiamo trovato una serie di attività già avviate e ben organizzate da Padre Misha, un giovane sacerdote con tanta voglia di fare. Con l’aiuto of local leaders has not been difficult to involve children in fifty games, dances and songs.

In the second village, however, we met a community a little 'off' where, unfortunately, the priest is present only on weekends, and then he has difficulties to organize any activities. After the first day of despair in which these children were only 8, how much satisfaction in seeing that every day increased to up to thirty!


After these two weeks so rich in emotions, I think back willingly to the warm welcome that has been reserved for children who played tirelessly in il sole caldissimo e che l’ultimo giorno hanno chiesto i nostri autografi sulle braccia, ai giovani che guardavano incuriositi i giochi e le nostre scenette per i più piccoli e aspettavano la sera per sfidarci a pallavolo. Bello anche ripensare ai tanti momenti di divertimento e di risate tra noi volontari, al sentirsi parte di una comunità grande come il mondo durante la Messa domenicale, alla semplicità di una mano tesa verso chi era abituato ad essere escluso dai giochi perché considerato “diverso” e il valore dell’immenso sorriso con cui si veniva ripagati.

Però l’episodio che porterò sempre nel cuore riguarda Simoni, un bimbo di 7 anni che stava sempre in disparte ed era spesso preso in giro by his peers. One night we saw him playing with a can and a stick of wood, so we decided to give him a balloon with her eyes, nose and mouth drawn with the masking tape. Simoni looked like the happiest child in the world and for the first time we saw him laughing and talking with his new playmate. At that moment I remembered how important the simple gestures to make others happy.


Laura Broggini

The article posted was originally written by Laura to the magazine of the Parish S. Alessandro Cascinetta of Gallarate.

From: Homecoming di Laura Broggini, non ci sono diversi e la gioia del dono di Elisa Magnifico

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